Il Palermo si deve arrendere alla Juventus, apparsa
fisicamente superiore, e rimane in una posizione di classifica precaria. I rosanero
sono comunque piaciuti per quello che sono riusciti a mettere in campo: tanto
cuore, grinta e volontà, ma le molte e notevoli carenze tecniche alla fine
hanno fatto la differenza. È stato anche questa volta il “solito” errore a
decidere la gara (al 5' del secondo tempo la rete di Lichtsteiner che ha deciso l'incontro). Del resto si sa che in serie A basta il minimo errore che si
paga a caro prezzo. È stata la gara di Antonio Conte che rientrava al suo posto
in panchina dopo 121 giorni e 22 partite (applauditissimo dai tifosi bianconeri presenti al "Barbera"). Il Palermo ha fatto quello che ha potuto di
fronte al superiore tasso tecnico dei torinesi. Gasperini ritrovava Miccoli a orchestrare
l’attacco dei suoi, e Donati, ormai divenuto perno della retroguardia rosanero. Ilicic, invece,
ancora alla ricerca di una propria identità, continua nelle sue prestazioni altalenanti.
Infine, un appunto sul pubblico, è vero che il freddo che ha tenuto a casa
molti può essere una attenuante, però in queste partite ci si aspetta sempre
qualcosa di più dei circa 22 mila paganti.
Jack Ballarò
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