Il calcio abbraccia la ricerca scientifica. È l’ultima
importante iniziativa portata avanti dalla Federcalcio palermitana grazie ad un
protocollo d’intesa che verrà firmato la prossima settimana con il Dipartimento
di scienze dello sport. L’obiettivo è quello di effettuare dei test di
laboratorio sui giovani atleti delle squadre Rappresentative provinciali: si
tratterà di uno studio sistematico sulle metodologie di lavoro atletico.
“Il progetto s’inserisce in un più ampio ambito che
coinvolge sia la Delegazione provinciale della Federcalcio, il Centro di
Medicina dello Sport, con il professore Angelo Giglio, e l’Università di
Palermo – ha detto Marcello Traina, professore ordinario della facoltà di
Scienze Motorie – e riguarda lo studio delle capacità aerobiche ed anaerobiche
nei calciatori delle Rappresentative provinciali: la ricerca, quindi, sarà
effettuata sui ragazzi che a gruppi verranno nel nostro laboratorio e
comprenderà la fascia di età tra i 14 e i 16 anni, per intenderci i giocatori
degli Allievi e dei Giovanissimi”.
Al primo incontro era presente anche Ignazio Arcoleo,
coordinatore delle Selezioni palermitane, che ha portato la sua esperienza di
uomo di sport, prima da giocatore e, poi, da tecnico. “La Federazione ha fatto
un passo importante nel settore della preparazione fisica – ha detto l’ex
allenatore del Palermo -. Disporremmo di mezzi innovativi per la ricerca
scientifica sulla valutazione fisica ed atletica dei ragazzi e di uno staff di
assoluto valore e di grande competenza. È importante partire dai giovani che
rappresentano il futuro: se dovessimo fare un raffronto con il calcio del
passato, molto più lento e prevedibile, rispetto ad oggi, ne uscirebbe un
quadro desolante: prima si correva poco, oggi si va a mille, questi sono stati
i cambiamenti significativi”.
Un lavoro che servirà a migliorare e non di poco il lavoro
dei tecnici. “Si tratta di una novità assoluta per quanto concerne le
Rappresentative – ha poi aggiunto Stefano Saitta, presidente della Federcalcio
palermitana -, ma anche un momento importante di crescita sotto tanti punti di
vista: i ragazzi saranno seguiti e potranno fare dei test che gli verranno
utili anche nelle loro squadre di club. Uno studio scientifico, quindi, in
linea con il periodo storico-sportivo che stiamo vivendo e che s’inserisce in
un calcio sempre più basato sulla corsa e sulla velocità. Non è escluso che
oltre alla Rappresentativa, il progetto si possa esportare anche ad alcune
squadre di club, in maniera del tutto sperimentale”. L’incontro si è concluso
con la visione al computer di alcuni grafici e test eseguiti su giocatori e
atleti anche di altre discipline. Alla riunione, che si è svolta presso il
Dipartimento di scienze motorie, erano inoltre presenti Giuseppe Carbonaro,
vice delegato della Federcalcio provinciale; Gaetano Piraino, componente e
dirigente sportivo; Angelo Cataldo, ricercatore della facoltà e Vincenzo
Vallone, preparatore atletico delle Rappresentative.
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