Nel derby siciliano del campionato nazionale Primavera il
Palermo cede di fronte ad un cinico e concreto Catania che adesso vola in
classifica. I rosanero non hanno demeritato, hanno giocato bene e con ordine, ma
il risultato finale non li ha premiati. Peccato perché la beffa è arrivata ad
inizio secondo tempo in occasione della terza rete del Catania e di una
decisione arbitrale molto discutibile: Caruso parte sul filo del fuorigioco e
con un diagonale preciso batte Fulignati, a quel punto, l’assistente Santoro
segnala la posizione irregolare, ma l’arbitro convalida, tra le proteste della
panchina rosanero. Sugli spalti i circa duemila spettatori contestano tale
decisione, ma non succede nulla di grave: il clima che si respira è di derby,
tifo e sfottò ma nulla più. Per la cronaca, i rosanero dopo essere passati in
vantaggio con Aquino, hanno subito la rimonta rossazzurra grazie alle reti di
Aveni e Addamo nel primo tempo; Caruso, nella ripresa. Nel finale la marcatura
di Malele ha accorciato le distanze. E, poco prima che l’arbitro fischiasse la
fine, Goldaniga ha sprecato da due passi la rete del possibile pari. Nel
complesso il Catania ha meritato, i baby rosa hanno peccato in concretezza.
Questo il peggior difetto dei palermitani visti oggi al Comunale di Santa
Flavia.
Jack Ballarò
Nessun commento:
Posta un commento