Un tuffo nel passato, nei ricordi di un torneo ormai
scomparso ma che è rimasto per sempre nei cuori di tutti i madoniti. Dopo
essere stato presentato il 16 luglio scorso, presso l’ex Convento dei Padri
Riformati a Petralia Sottana in provincia di Palermo, il libro di Franco Alleri
“La Storia del Torneo Calcistico delle Madonie - 1950/1983” con un sottotitolo
eloquente: “Un trettennio all’ombra del campanile” ha conosciuto altri
palcoscenici ed è stato apprezzato da più parti: da Castellana a Gangi, da
Polizzi a Bompietro, da Cerda ad Alimena, da Caltavuturo ad Alia passando anche
da Petralia Soprana. Il testo è una raccolta fedele degli articoli, delle
fotografie e dei tabellini delle gare, pubblicati dai maggiori quotidiani
palermitani: oltre trentanni di calcio che ripercorrono i nomi, i volti e i colori
che hanno fatto la storia di un territorio che rivive attraverso lo sport, e il
calcio in particolare, nel volume di Franco Alleri. “Ho fatto questa ricerca
perché da madonita – ha esordito l’autore – ho amato ed ho partecipato da
giocatore per circa venti anni al torneo: ben cinque sono stati i miei successi
personali, sempre con la maglia del Bompietro, e due le finali perse”. Ricordi,
emozioni si mescolano e ci mostrano un grande cuore e tanta passione. “I
momenti più esaltanti sono legati ovviamente alle vittorie – prosegue Alleri -,
ma tengo a sottolineare una curiosità: nelle edizioni in cui ho partecipato non
ho mai preso una espulsione, un mio piccolo grande record, se volete”. Una
storia condita anche da uno sfrenato campanilismo che, a distanza di quasi
trentanni, non è per niente scemato nei paesi delle madonie. “La scelta di
presentare il libro a Petralia e non nel mio paese di origine che è Bompietro –
ha poi concluso Alleri -, non è del tutto casuale, ma risponde ad una esigenza
e ad un rispetto morale verso i personaggi che hanno scritto la storia: i primi
pionieri del Torneo delle Madonie, ovvero Orazio Siino, l’allora presidente
siciliano della Federcalcio, Giuseppe Agnello, della Lega giovanile, e i
dirigenti del Polizzi, del Castellana, del Petralia, del Bompietro e del Gangi
si riunirono proprio a Petralia Sottana, il 16 luglio del 1950, per stilare il
primo regolamento che ha poi dato vita al torneo. Voglio ricordare anche quei
giocatori, veri e propri protagonisti, che hanno lasciato un segno indelebile:
da Pepe a Librizzi, da Fantaccini a Di Gangi di Bompietro, dal mio omonimo e
cugino Alleri ad Alduina di Caccamo, a Cerrito e Valenziano di Cefalù”.
Giò Pintura
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