“Il calcio è la mia vita, una passione che coltivo da quando
ero bambino e sognavo di giocare in una grande squadra”. Esordisce così il
marsalese Nino Barraco, mezzo secolo di vita, oggi attaccante in forza allo
Sport Club Marsala 1912, con alle spalle una carriera di tutto rispetto
iniziata nella stagione 1981-82 nel Lumezzane, poi un cammino proseguito indossando
le casacche delle più prestigiose squadre siciliane. “Dopo essere tornato dalla
Lombardia in Sicilia – dice l’attaccante -, ho iniziato a giocare nell’Aurora
Marsala allenata da Andrea Chico, un tecnico che mi ha insegnato i segreti del
calcio”. Le esperienze che lo hanno fatto crescere sia come uomo che come
giocatore sono quelle legate al Trapani e al Palermo. “Resteranno gli anni più
belli e intensi della mia carriera – ha poi continuato -. In quelle stagioni con
Ignazio Arcoleo, uomo di grande professionalità e umanità, sono diventato un
vero giocatore professionista: con lui ho pure giocato in serie B con la maglia
del Palermo e, proprio all’esordio, ho segnato una delle reti più belle da
quando sono in attività: quel giorno di fronte c’era il Brescia e non
dimenticherò mai la folla dello stadio e l’emozione per avere festeggiato la mia
prima presenza tra i cadetti con una rete. Temevo molto gli umori della gente
perché venivo da mezza stagione giocata nella “rivale” Catania. Per fortuna
andò tutto bene e con i tifosi del Palermo fu subito amore”. L’esperienza in
serie B poteva essere un trampolino di lancio verso quel sogno che porta
diritti nella massima serie ed invece non è stato così. “Rimpianti?
Probabilmente non aver mai giocato in serie A: un vero peccato perché ho disputato
tutti i campionati dai dilettanti fino alla serie B: sarebbe stata una vera e
propria ciliegina sulla torta”.
Alle soglie dei cinquant’anni e pur avendo ottenuto il
patentino di allenatore Nino Barraco non vuol saperne di appendere le scarpette
al chiodo. Continua ad incantare con le sue magistrali punizioni e con quel
tocco felpato disegna traiettorie dritte all’incrocio dei pali che, ancora,
lasciano di sasso molti portieri. “Mi allenano ancora come fa un
professionista, con tutti i sacrifici che comporta alla mia età e ho tanta
voglia di giocare”.
Jack Ballarò
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