Grande festa di sport e divertimento, al campo “Pisani”, per
gli oltre 400 bambini delle scuole primarie che hanno partecipato, qualche
giorno fa, all’edizione 2013 della manifestazione “I valori scendono in
campo”. Il progetto formativo e
d’immagine che ormai si svolge da alcuni anni, è organizzato dal settore
giovanile e scolastico della Federcalcio. “È un momento di partecipazione e
interazione sociale – dice Stefano Saitta, presidente della Delegazione
provinciale -, grazie alla presenza di bambini, ragazzi, insegnati e genitori,
impegnati a vario titolo alla realizzazione di questo evento e alla crescita
dei giovani partecipanti. L’iniziativa serve a fare in modo che, anche nelle
piccole località, arrivino i valori formativi ed educativi che il mondo del
calcio esprime. Il progetto, infatti, ha come finalità quello di promuovere
l’identità sportiva e culturale del nostro territorio, contro ogni violenza,
alla riscoperta delle sane passioni sportive che servano da esempio per le
future generazioni”.
Queste le scuole partecipanti: “Maneri”, “De Amicis”, “Padre
Pino Puglisi”, “Orestano” e “Bonagia” di Palermo; Baghera e Pirandello di
Bagheria e l’istituto “Casteldaccia” dell’omonimo paese.
“Il progetto didattico-sportivo – dice Daniele Di Salvo,
responsabile provinciale per l’attività scolastica - si divide in due fasi: la
prima didattica e si svolge attraverso la ricerca e la realizzazione dei lavori
(cartelloni, cd, dvd) sul calcio e si svolge prevalentemente in classe; la
seconda fase pratica sul campo, più ludica, con giochi, come è stato per la
festa finale”. Questi, nel dettaglio, i temi seguiti per la realizzazione dei
progetti: per le terze classi “Un mondo di regole”; per le quarte
“Alimentazione e salute”, infine, per le quinte “Un calcio ai pregiudizi”. Al
termine della manifestazione targhe per tutti i partecipanti. Ad aggiudicarsi
la vittoria per il miglior lavoro realizzato è stata la terza classe della
scuola “De Amicis” di Palermo. Per la Federcalcio hanno inoltre partecipato
Luca Piazza, Giorgio Guarino, Antonio Corrao e Luca Brancato.
Giò Pintura
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