Finalmente è iniziata la festa, l’Akragas è in serie D. Nel
girone A di Eccellenza, è stata la vera corazzata del campionato sbaragliando
per determinazione e, soprattutto, per organizzazione societaria. E nel
frattempo un’intera città si gode la gradita promozione nel calcio
semiprofessionistico. Sono trascorsi appena nove mesi dalla sconfitta nel play
off che ha negato l’accesso in serie D e la dirigenza non si è persa d’animo.
“Non abbiamo mollato – esordisce il presidente Silvio Alessi
– e siamo ripartiti costruendo una squadra di tutto rispetto per l’Eccellenza.
Del resto davanti a quella cornice di pubblico, con oltre cinquemila persone,
che a fine gara hanno pure applaudito i propri beniamini, non si poteva abbandonare”.
L’organico è formato da giocatori esperti. “Abbiamo nella nostra rosa gente che
fa la differenza – ha poi continuato
Alessi – come i vari Arena, Vindigni, Pellegrino, Bonaffini e Contino: ragazzi
che, sono riusciti a regalare ad una piazza come Agrigento la tanto agognata
promozione. Il nostro obiettivo dopo la fusione con l’Agrigentina, dell’estate
2011, è stato quello di creare una società sana, cioè senza debiti, dandole una
nuova immagine e credibilità”.
Tanto amore e passione che vale un biglietto da visita per
il futuro. “Vogliamo continuare a fare sognare la città – ha poi detto Giovanni
Castronovo, vice presidente – ma al tempo stesso dobbiamo partire dalla base:
per prima cosa si è creata una foresteria, per i fuori sede; poi puntiamo molto
sul settore giovanile. La squadra ha in organico tutti giocatori siciliani e
molti sono della nostra provincia: l’unico straniero è l’italoargentino
Cristian Criniti. Contiamo molto sulla valorizzazione degli elementi locali e,
non a caso, abbiamo intrapreso un rapporto di collaborazione, già avviato, con
il Calcio Catania e, in via di definizione, anche con il Palermo”.
Dal futuro la dirigenza akragantina si aspetta tante
soddisfazioni ma anche una mano dalla città. “Visti i nostri progetti ambiziosi
– ha poi concluso Castronovo –, speriamo di avere presto un aiuto dalle
istituzioni locali e da quelle imprenditoriali: crediamo che la città sia già
matura per capire l’importanza di cosa rappresenta oggi un sodalizio calcistico
ad alti livelli”.
Jack Ballarò
Nessun commento:
Posta un commento