Non ci scandalizziamo certo per la brutta prova offerta dai
rosanero all’Olimpico con la Roma di Zeman. Il risultato, il gioco, la
mentalità e l’approccio alla gara sono stati completamente sbagliati è vero. Ma
è pur vero che forse sarebbe stato più giusto meravigliarsi delle sconfitte, di
misura e rimediate negli ultimi minuti di gara, a Pescara e a Bergamo con
l’Atalanta, oppure al pareggio casalingo con il Cagliari e il Torino, o meglio
ancora alla mancata vittoria di Siena, dove è uscito fuori uno striminzito e
inutile risultato ad occhiali. Sono questi gli aspetti preoccupanti di questa
squadra che corre poco: il suo essere debole, la sua pochezza, nonostante
alcuni sprazzi di bel gioco offerti con il Milan, ma anche a Genova dove è
venuto fuori il primo pari esterno della stagione. Insomma, a gennaio qualcosa
o per meglio dire molto deve essere rivisto di questa squadra modesta che ha un
solo vero campione e fuoriclasse che è il capitano Fabrizio Miccoli. Bisognerà
però, prima di tutto, trovare una certa serenità, quadratura e l’amore per la
maglia: un sentimento, quest’ultimo, ormai poco di moda nel calcio di oggi.
Jack Ballarò
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